lunedì 29 febbraio 2016

IL NABUCCO AL PETRUZZELLI




Fu rappresentata la prima volta a Milano, al teatro alla Scala il 9 Marzo 1842: dunque anni prima della Prima Guerra di Indipendenza, per cui ha come opera un valore storico particolare per il Risorgimento che si respira in ogni scena. Terza opera di Verdi, si chiamava inizialmente Nabuccodonosor; ma il titolo fu abbreviato per un'esecuzione tenuta a Corfù nel 1844. È un'opera d'importanza vitale anche per il musicista che, amareggiato dai gravi lutti familiari e reduce da un insuccesso teatrale (Un giorno di regno), aveva preso in seria considerazione di non scrivere più. Quando l'impresario Merelli gli sottopose il libretto del Nabuccodonosor, Verdi lo guardò con attenzione e rinato interesse: al leggere Và pensiero pensò alla situazione dell'Italia occupata e alla possibilità di realizzare un'opera simbolicamente patriottica. Il successo dell'opera fu enorme anche per i motivi politici: in quattro mesi, ebbe ben 57 rappresentazioni. Per Verdi fu anche l'occasione del primo incontro con Giuseppina Strepponi, che doveva, di lì a molti anni, divenire sua moglie
Noi abbiamo assistito allo spettacolo il 28 Febbraio 2016. Sul podio dell’Orchestra del Teatro il bravo maestro Roland Böer , maestro del Coro Franco Sebastiani. Le scene sono di Peter Hall (1926 2010), i costumi di Pasquale Grossi, il disegno luci di Claudio Schmid, le coreografie di Marta Ferri. Assistente alla regia Daniela Zedda.
Lo spettacolo barese è una produzione della Fondazione lirico-sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari, le scene sono quelle dell'affascinante allestimento di datazione incerta (1963-65) dipinto nel laboratorio Sormani di Milano durante una collaborazione di Peter Hall presso il Teatro alla Scala. Dai documenti consultati – racconta Marzio Cardaropoli, proprietario attuale del fundus Sormani - l’allestimento sembra sia stato realizzato nei primi anni Sessanta. La prima data certa risale al 1968 al Teatro Regio di Torino (seguirono altri teatri: Bergamo, Cremona, Barcellona in Spagna e Novara). 
Interpreti del capolavoro verdiano: Giovanni Meoni (Nabucodonosor, baritono), Antonio Corianò (Ismaele, tenore), Ernesto Morillo (Zaccaria, basso), Susanna Branchini (Abigaille, soprano), Daniela Innamorati (Fenena, soprano), Rocco Cavalluzzi, (Gran Sacerdote), Gianluca Bocchino (Abdallo, tenore) Marta Calcaterra (Anna, soprano). Uno spettacolo di elevato livello con tanti applausi ed emozioni. 
Il Petruzzelli, che si dice sia il più grande teatro d'Italia e il più grande teatro privato d'Europa, insiste nel far sentire la propria voce autorevole. (t.a.)




domenica 21 febbraio 2016

FOTOSERVIZIO: GIORNATA FORENSE SIEB 2016





Grazie a tutti coloro che hanno partecipato e reso possibile ieri la Giornata Forense SIEB in Trani Grazie a chi ha parlato discusso o solo ascoltato Grazie a chi in silenzio ha collaborato alla organizzazione.  Segue fotoservizio commentato sull'evento culturale (che ha avuto successo e risonanza) Grazie ancora (achille miglionico)


Giustizia - Raffaello Sanzio


Da dx a sin: ddrr. Neus Lopez, Gaetano Sisalli, Tina Ardito, Anna Vicinanza del SIEB. Affascinante e originale la sede del covegno: la chiesa sconsacrata di San Luigi, in Trani

Il magistrato Luciano Guaglione e alcuni counsellor presenti


Il dr. Luciano Guaglione, Consigliere di Corte d'Appello a Bari. Il magistrato ha ha avuto parole di apprezzamento per la Giornata Forense, focalizzando il proprio intervento sulla necessità della mediazione familiare.




Il dr. Antonio Garofalo collabora con il SIEB immortalando momenti significativi della Giornata.

Il dr. Gaetamo Sisalli parla di adozioni internazionali

In secondo piano nell'autoscatto il dr. Nicola d'Introno, medico legale e psichiatra forense, che ha parlato di danno biologico e psichico 


L'avv. Pina Chiarello (penalista)

L' avv. Livia Veneziani (Presidente naz. ADGI), a dx; avv. Tiziana Belsito (Presidente
AGIFOR Trani), a sin.

L'avvocato Pina Chiarello ha introdotto i lavori fornendo la chiave di lettura della Giornata

L'avv. Tiziana Belsito

L'avv. Olga Mascolo (civilista) ha parlato del nuovo Diritto di famiglia


il dr. Vitantonio Lobascio si è soffermato sul significato della Mediazione


La dr. Neus Lopez ha parlato delle differenze metodologiche tra counselling e psicoterapia

Il dr. Achille Miglionico ha parlato in una relazione di "Pinocchi forensi e Bugie" (illustrando un caso risolto di amnesia dissociativa durata un anno); al termine di Giornata ha illustrato un caso di "Gaslighting".



Il dr. N. d'Introna ha parlato anche di Mobbing (è stato presentato un libro al riguardo)

Gaetano Sisalli, psichiatra e docente a Catania

L'avv. Francesca Lorusso, docente di Diritto tributario a  Univ. di Catanzaro



Il dr. Paolo Miglionico ha parlato di Testing di rilievo forense

Dr Anna Marina Vicinanza (psicologa, psicoterapeuta, Docente SIEB, CTU, Napoli)

Dr. Patrizia Lomuscio (criminologa, Presidente del CAV "RiscoprirSi...") e avv. Roberta Schiralli (penalista)


(La Redazione. Fuorché le prime dieci foto, le foto sono di Antonio Garofalo)

domenica 14 febbraio 2016

PERFETTI SCONOSCIUTI: una pellicola PERFETTA di Paolo Genovese




Un unico set: un appartamento (come in Carnage di Polansky). Setting: durata di una eclisse di luna 



Recitazione superba. Mastandrea, Marco Giallini, Giuseppe Battiston Anna Foglietta, Edoardo Leo, Kasia Smutniak e Alba Rohrwacher, si muovono sotto la direzione inappuntabile di Paolo Genovese, che ci ha abituati ad opere eccellenti e godibili come  Una famiglia perfetta (e vai con la "perfezione") e "Tutta colpa di Freud" . 
Il sottotitolo è esplicito ma la trama si sviluppa comunque in una maniera imprevista e sapientemente in equilibrio tra comicità e dramma. Vita privata, vita pubblica e vita segreta discendono dalla nostra pluridimensionalità di ruoli (coniugi, figli di qualcuno, genitori di qualcuno, lavoratori, amici, conoscenti, amanti ecc.). 

Il tutto  emerge dal protagonista assoluto del film e delle nostre vite asservite ai (dis)social network: il telefono cellulare.


Un malefico scrigno elettronico, un Vaso di Pandora che si apre per scherzo

Quando si apre il Vaso è troppo tardi ed il fuoriuscito non può più rientrare, a meno che la Bugia non si ricomponga nelle consuete vesti di fingimenti ed ipocrisie.
Diverso è quando il segreto diviene pubblico e di interesse forense. 

La meraviglia (inutile quanto ovvia) ci fa sentire "spiazzati":   è come quando si scopre dal PC di un pediatra o di un prelato che trattasi di pedofilo o comunque parafilico.Quando scopri che il tuo amico o vicino è un "seriale" di qualche comportamento anomalo. Diverso è scoprire il segreto dal privato.

Brutale e inesorabile, nella scansione ritmica,  è la  transizione da un "gioco della verità" in senso ludico (un “passatempo”) ai giochi transazionali (“farsi del male”). 


La cena di amici si trasforma in un dramma pirandelliano condotto dalla supervisione compassionevole di un Edoardo De Filippo, che racconta senza giudicare quanto è "umano". Anche le Bugie (di cui per altro ci occuperemo in una relazione in occasione della GIORNATA FORENSE SIEB 2016, il 20 Febbraio prossimo a Trani).
Il gioco della verità e della BUGIA rappresentato dal telefono cellulare, “scatola nera” ma anche “pozzo nero” delle passioni insoddisfatte degli uomini: lo strumento di comunicazione che più sta minando le relazioni (invece che favorirle) e che riempie il Tribunale di liti e rotture e Internet di lamenti e calunnie.

Perché noi siamo scimmie litigiose quando accusiamo torti o ci accorgiamo delle Bugie. Ma poi ci ricomponiamo proprio con le Bugie. 




(achille miglionico)





venerdì 5 febbraio 2016

Giornata Forense SIEB 2016 - Il programma


Sabato 20 febbraio 2016 
ore 10.00-14.00 /15.00-19.00
Auditorium Chiesa San Luigi in Trani
"Mediazione e counselling nella interprofessionalità”

patrocinio morale ORDINE AVVOCATI di TRANI

PROGRAMMA PRELIMINARE
Sessione mattino 

(chairmana: avv. Giovanni Franzese (civilista, docente SIEB, Trani)


ore 9.00. Iscrizioni
ore 10.00. Inizio lavori e saluti del Presidente Avvocati di Trani, avv. Tullio Bertolino; "Introduzione al tema" (avv. Giuseppina Chiarello e avv. Giovanni Franzese):
ore 10.30-11.30. Interventi preordinati : "La nuova figura dell’avvocato": avv. Livia Veneziani (Presidente naz. ADGI); avv. Tiziana Belsito (Presidente AGIFOR Trani), prof. avv. Giuseppe Losappio (pres Camera penale Foro di Trani)
ore 12.00. Avv. Olga Mascolo (civilista, Barletta): "Le nuove frontiere del Diritto di Famiglia"
ore 12.30. Avv. Giuseppina Chiarello (penalista, Trani): "Lavoro in rete e comunicazione tra professionisti multidisciplinari"
ore 13.00. Dr. Vitoantonio Lobascio (pedagogista, docente, mediatore familiare AIMS, Trani) , "Il significato della Mediazione Familiare nel mondo ad alta conflittualità"
ore 13.20. Dr. Neus Lopez Calatayud (psicologa, psicoterapeuta, docente SIEB, Roma): "Differenza tra setting di psicoterapia e counselling"
pausa pranzo
pomeriggio
(chairmana: dr. Saverio Papagni, neurologo, psicoterapeuta, docente SIEB, Trani)
ore 15.00. Dr Achille Miglionico (psichiatra, psicoterapeuta, presidente e direttore didattico SIEB Italia): "L’Ominide litigioso e bugiardo: i Pinocchi di rilevanza forense"
ore 15.30. Dr. Nicola d’Introno (medico legale, psichiatra forense, CTU, Trani): "Mobbing , danno biologico ed aspetti risarcitori"
ore 16.00. Dr Gaetano Sisalli (psichiatra, analista, docente SIEB, docente di Psicopatologia, Catania): "Disperatamente genitori: adozioni internazionali di minori traumatizzati"
break
ore 17.00. Dr. Paolo Miglionico (psicopedagogista, direttore e docente Corso Counselling SIEB): "Note di Psicodiagnostica in ambito forense"
ore 17.20. Dr. Patrizia Lomuscio (criminologa, Presidente del CAV "RiscoprirSi...") e avv. Roberta Schiralli (penalista): "Approccio multidimensionale e multidisciplinare a sostegno delle vittime di violenza domestica".
ore 18.00. Dr Anna Marina Vicinanza (psicologa, psicoterapeuta, Docente SIEB, CTU, Napoli): "Danno psichico: diagnosi e valutazione con l’analisi transazionale"
ore 18.30. Dr. Achille Miglionico: "Un caso particolare di Vittimologia: esiste la manipolazione mentale? Gaslighting e analisi transazionale"
ore 19.00. chiusura lavori


Con il patrocinio culturale  e partecipativo di:











Segreteria organizzativa e scientifica:


contatto SIEB: Dr. Paolo Miglionico (mob. 349.1857754)
Telfax:_0883.583591
e-mail: sieb96@libero.it
contatto Area Forense: Avv. Giuseppina Chiarello
0883.506009 – 3457271884
avv.chiarello@gmail.com

Comitato Scientifico:
______________________________________________________
dr. Achille Miglionico (psichiatra, psicoterapeuta, analista didatta, CT, Trani)
avv. Giuseppina Chiarello (penalista, Trani)
dr. Anna Marina Vicinanza (psicologo, psicoterapeuta, analista, CTU, Napoli)
dr. Gaetano Sisalli (psichiatra, psicoterapeuta, analista didatta, docente di psicopatologia, Catania)
avv. Olga Mascolo (civilista, Barletta)
avv. Giovanni Franzese (civilista, Trani)
prof. dr. Nunzia Lucia Ardito (docente, counsellor SIEB)
prof.dr. Vitantonio Lobascio (docente, mediatore familiare, counsellor SIEB)

IL LATO OSCURO DELLA LUNA The Dark Side of the Moon



Foto NASA dal Deep Space Climate Observatory

Svelata la faccia segreta della Luna: senza clamori mediatici


Svelata la faccia segreta della Luna:  il volto nascosto del nostro satellite, quello che non è mai rivolto verso la Terra, è stato immortalato nello scorso luglio dal satellite americano Deep Space Climate Observatory, alla distanza di 1,5 milioni di chilometri dalla Terra (le prime foto risalivano al 1959). La nostra compagna di viaggio, la Luna, è rivelata nel suo lato oscuro, ma ci piace pensare che abbia ancora delle zone ignote.

Gli Artisti come astronauti del microcosmo umano

In The dark side of the moon (Il lato oscuro della Luna), l’album dei Pink Floyd del 1973, il satellite si lega indissolubilmente alla vita umana: l’album si apre e si chiude con il battito cardiaco e reca in sé il lato oscuro di ognuno di noi: i conflitti interiori, l’azione dell’ inarrestabile scorrere del tempo, il senso della morte, l’alienazione mentale. Musica dell’anima, raggiunge le pieghe più recondite delle nostre esistenze, offrendoci una percezione del reale riflessa in uno specchio naturale a volte rassicurante.



La Luna può anche essere un “male”, il “male di Luna” descritto da Luigi Pirandello nella novella omonima del 1913.  Batà, sposo di Sidora, costretta da sua madre al matrimonio, fronteggia il suo male di Luna ed il disamore di sua moglie,  già innamorata di suo cugino Saro: "ogni atto di quell’uomo e anche la sola vista le davano quella smania, ogni volta a stento repressa". Tutta colpa della Luna: "dentro… chiuditi dentro… bene… Non ti spaventare…", dice Batà, e Sidora: "Ma che avete?". Batà: "La Luna!". Sidora guarda la Luna  "affocata, violacea, enorme, appena sorta dalle livide alture della Crocca". Sta tutto lì dentro. In quel satellite immoto, bianco o rosso o nero. Il male di vivere sta lì. "La Luna lo aveva incantato". Il male è necessariamente fuori di noi, non può, non deve far parte della nostra vita. Sta nella Luna "che, se di là dava tanto male al marito, di qua pareva ridesse, beata e dispettosa, della mancata vendetta della moglie".
"Che fai tu, Luna, in ciel? Dimmi che fai, silenziosa Luna? […] Dimmi: ove tende questo vagar mio breve?" chiede Leopardi alla Luna (Il canto notturno di un pastore errante dell’Asia). 
La distanza che intercorre tra la Terra e la Luna può fornire la risposta alle insolute domande degli umani? Una Luna "pensosa" che forse intende, comprende, compatisce (nel senso etimologico) il nostro vivere terreno, "il patir nostro". Occorre una distanza, una “giusta” distanza dalle cose, dai fatti, dalla realtà per poter conoscere, per non farsi risucchiare dagli eventi. La Luna leopardiana "d’affanno quasi libera" conosce. La distanza, il distacco emotivo, quindi, ci è offerto dal tempo e dallo spazio che coincidono con la nostra crescita, ovvero trasformazione: non restiamo mai uguali a noi stessi, viaggiamo, spostandoci nelle due dimensioni. La francescana "Sora Luna" (1226), chiara, preziosa e bella, guarda e si offre come specchio. "Sister Moon will be my guide […] My hunger for her explains everything I’ve done, to howl at the moon the whole night through […] Sister Moon…" (Sorella Luna sarà la mia guida […] La mia fame di lei spiega tutto quello che ho fatto, ululare alla Luna per tutta la notte […] Sorella Luna…) (Sister Moon, Sting, 1987).
Arriva, però, il momento di far a meno di questo aiuto. "Baby, I can tell you there’s no easy way out, lost inside of dreams that guide you on. Baby, I can tell you there’s no easy way out, soon the guiding moonlight will be gone" : Bambina, posso dirti che non esiste una semplice via d’uscita, quando sei persa nei sogni che segui. Bambina, posso dirti che non esiste una semplice via d’uscita, presto la luce lunare che ci orientava sarà svanita, per dirla con David Sylvian (Silver Moon, dall’album Gone to Earth, 1986). 

La Luna continua il suo incessante movimento intorno alla Terra, noncurante delle vicende umane. 


Può esserci, però, sempre una rinascita: Ciàula, col suo carico sulla testa, sente crescere la paura per il buio assoluto che avrebbe trovato in quella notte, uscendo dalla solfatara. "Curvo, quasi toccando con la fronte lo scalino che gli stava sopra […] veniva su, su, su, dal ventre della montagna, senza piacere, anzi pauroso della prossima liberazione […]. Restò – appena sbucato all’aperto – sbalordito. Il carico gli cadde dalle spalle […]. Grande, placida, come in un fresco, luminoso oceano di silenzio, gli stava in faccia la Luna. Sì, egli sapeva, sapeva che cos’era: ma come tante cose che si sanno, a cui non si è dato mai importanza. E che poteva importare a Ciàula, che in cielo ci fosse la Luna? […] Estatico, cadde a sedere sul suo carico […] c’era la Luna! La Luna! E Ciàula si mise a piangere, senza saperlo, senza volerlo, dal gran conforto, dalla grande dolcezza che sentiva, nell’averla scoperta, là, mentr’ella saliva pel cielo, la Luna, col suo ampio velo di luce, ignara dei monti, dei piani, delle valli che rischiarava, ignara di lui, che pure per lei non aveva più paura, né si sentiva più stanco, nella notte ora piena del suo stupore" (Ciàula scopre la Luna, Luigi Pirandello, 1907). 

Una Luna-madre. 


Ciàula fuoriesce dall’antro infernale per acquisire spessore di persona cosciente: nasce a nuova vita dal grembo della madre–Terra per scoprire l’altra madre che lo attende in cielo. La sua risalita, carica di tensione emotiva, è paragonabile alla pittura scossa, disperata, in vorticoso movimento di Vincent Van Gogh: nella Notte stellata (1889) e in Strada con cipresso e stelle (1890) accade un improvviso svelamento in divenire. Van Gogh si fa assorbire, risucchiare dalle tele, vi si spalma sulla superficie, così come Ciàula, sporco, lurido di fatica, viene illuminato dall’ignara Luna e acquista tridimensionalità, senso, coscienza di esistere. In Pirandello viene abbattuto il confine tra le viscere della  Terra e la sua superficie; in Van Gogh tra acqua, terra e cielo. Tutto si muove e prende forma e quelli che possono apparire come contrasti, il nero Ciàula e la bianca, splendida Luna, la buia notte di Van Gogh e le vorticose stelle splendenti, il nero ed il bianco, nel primo caso, il blu ed il giallo, nel secondo caso, si fondono per dare origine ad una nuova forma, una nuova rivelazione alla conoscenza. (Romi Ciritella)














https://www.youtube.com/watch?v=HW-lXjOyUWo&index=1&list=PLYjaa9h0s4AZ8gD9OceoFzNIUkT_N9Tvh

https://www.youtube.com/watch?v=PTgDb_Oj10E
https://www.youtube.com/watch?v=RC3q5eOO7R8

R. Magritte - Le Savoir La porta Socchiudo la porta: s'intravede la luce La via non è fuori  È nel buio più intenso  nella parte più osc...