venerdì 15 maggio 2015

IO & LUCILLE. Spirato nel sonno B.B.King











Ci si aspetta (e si teme) sempre la scomparsa di una persona molto anziana ma, per quanto ci si prepari, non si è mai preparati. BB King è morto nel sonno. Parliamo di questo monumento-faro del Blues.
La regione del Delta del Mississippi, piatta, fertile e agricola, si estende tra il corso del Mississippi e e quello dell'affluente Yazoo: per oltre un secolo il regno del cotone. Il Delta è la culla del Blues, lo diciamo ai più giovani, e quindi la culla della maggior parte dei generi musicali del Novecento e oltre. Memphis (Tennessee) è sulla riva sinistra del Mississippi e presto attrasse molte genti del Delta in quanto punto di riferimento urbano. Così, nato a Itta Bena il 16 Settembre 1925, cresciuto tra canti gospel e sermoni teatrali della Holiness Church, affascinato da quanto si ascoltava da jukebox e radio, Riley B. King prima lavora in una piantagione a 18 anni a Indianola (ove si perfeziona nel blues con il cugino chitarrista down home Bukka White e dove oggi vi è una BB King Avenue) e poi  raggiunge Memphis nel 1946, quella città che insieme a Indianola contribuirà tantissimo all'ascesa di "Bee Bee" (poi B.B., "Blues Boy"). B.B. King.
Nel '50 era già una star regionale con lavori come  She's Dynamite, rifacimento di un titolo di Tampa Red ma con il lento Three O'Clock Blues (di Lowell Fulson) la fama di B.B. invase l'America nera: si pensi che nella band al piano vi era Ike Turner. Impossibile riassumere la ascesa e tenuta musicale del maestro che era "unico in grado di conciliare un'estetica nera e un appeal universale, multietnico e multigenerazionale" (Luciano Federighi, Enciclopedia del Blues e della musica nera, a cura di Massimo Cotto, Arcana ed., 1994). Ha influenzato con chitarra e canto artisti blues e soul blues, artisti rock e pop. Every Day I Have The Blues è divenuta una sua sigla musicale: la sua chitarra "parlava" e  si antropomorfizzava nel nome di "Lucille". Tutto è imponente e leggero in BB King, capace di drammaticità e humour. The Thrill is gone del 1970 è uno splendido e imperdibile remake in mi minore di un vecchio blues di Roy Hawkins. 

BB King a Bisceglie (2006)


Il 21 Luglio 2006, pur affaticato, tenne un concerto in Bisceglie: memorabile il coinvolgimento di nuove e vecchie generazioni. Personalmente mi deliziano gli album "King in London" (1971), "Guess Who" (1972), "King of the Blues" (1988), "Live at St. Quentin" e "Live at Apollo" (1990); "Deuces Wild" (1997, con Eric Clapton, Rolling Stones, Van Morrison et al.), "Blues on the Bayou" (1998). Ascoltate questo ed altro perché fa bene alla mente ed al cuore. (a.m.)

sabato 9 maggio 2015

TRIBUTO AL PIANISTA DAVIDE SANTORSOLA



Il musicista Davide Santorsola (1961-2014)

Quando venne a Trani a suonare in Cattedrale Astor Piazzolla


Le navate della Cattedrale gremite di amici ed ammiratori

Il grande Roberto Ottaviano al sax soprano e l'eccellente direttore d'orchestra Alfonso Girardo






Il batterista Mimmo Campanale ed il percussionista Enzo Falco

L'8 Maggio è il compleanno di Davide

"...ed in fondo quel che restava, quel che durava negli intervalli di silenzio, splendore ed incanto era il passo leggero delle tue mani, le tue palpebre socchiuse ai bordi di un orizzonte, di un confine. Ed eri lì che ci donavi quell'immensa, perduta, furiosa geografia dell'infanzia che ognuno di noi si porta dentro..."

martedì 5 maggio 2015

STABIAE: la Villa San Marco, villa da Paperone

La prima villa stabiana ad essere esplorata in epoca borbonica. Risale alla età augustea
e occupa 11mila mq. Visitabile gratuitamente (chissà perché) ha un accesso misero, che non è stato migliorato neanche per la visita della cancelliera tedesca Merckel nel 2015.

La stavano ristrutturando ancora quando fu colpita dalla eruzione del Vesuvio del 79 dC. 


Atrio tetrastilo  (44) con decorazioni parietali in IV stile




Pavimentazione a mosaico bianco e nero geometrico (tra età repubblicana e 79 dC)

Ninfeo a nicchie  decorato a stucco (Nettuno a sin. e Venere a dx)

Peristilio inferiore (con piscina centrale)



Le decorazioni parietali, opera di un singolo gruppo di artisti di buon livello,  sono in III e IV stile iniziale. Qui affrescato paesaggio di villa marittima in tondo (IV stile): portico (20).





Cucine



 
L'ingresso è sottoslivellato rispetto al piano stradale attuale

Per saperne di più:

- Luciana Jacobelli, "Riscoprendo il fascino di Stabiae, Além de Pompeia", Nicola Longobardi ed., Napoli, 2012 (testo bilingue, in italiano e portoghese);
- Alex Barbet, "Stabiae: Villa S. Marco", in AA.VV., "Città Vesuviane", Istituto della Enciclopedia Treccani, pag. 156 e segg., 2013 (opera a più mani di grande rilievo culturale e artistico);
- Eugenio La Rocca, Mariette e Arnold de Vos, "Pompei", Mondadori, 2002 (testo fondamentale per approcciare storicamente e archeologicamente gli effetti devastanti del terremoto del 62 dC e della eruzione catastrofica del 79 dC, descritta "de visu" da Plinio il Giovane nelle sue Lettere).

Ricordare su questo blog articolo "La Comunicazione a Pompei. E nei postriboli" (achille miglionico)del 2011.





(testo e foto di achille miglionico)

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